San Polo d’Enza

L’area in cui sorge San Polo fu abitata fin dall’antichità dagli Etruschi, che fondarono l’insediamento di Servirola, posto a circa un km a nord dal centro abitato e che conobbe la massima fioritura tra il tardo VII e la prima metà del IV secolo a.C. Ad epoca etrusca gli storici fanno risalire anche l’origine del borgo, del V secolo a.C. L’antico nome di San Polo, “Plebs de Caviliano”, fu citato per la prima volta in un documento dell’Imperatore del Sacro Romano Impero, Ottone II, risalente al 14 ottobre del 980. Nel 1070 passò dalle mani della Chiesa di Reggio Emilia al dominio del marchese Bonifacio III di Canossa, ai Visconti, agli Estensi e, nel 1633 ai Gherardini di Montagliari sino all’eliminazione dei diritti feudali con il regime napoleonico. Del passaggio dei Gherardini, che hanno governato per il numero maggiore di anni, le testimonianze storiche sono ampie (si deve a loro anche la costruzione della rocca nell’attuale configurazione e la torre dell’orologio). Lo stesso marchese Gian Francesco Gherardini venne chiamato per breve tempo a fare il primo cittadino della città al momento dell’unità d’Italia (il loro stemma è l’unico assente dal blasone cittadino).

L’elemento architettonico più significativo di questi tempi è rappresentato dall’antica Rocca, che ospita ora la sede del Municipio e un museo dell’ANPI, dedicato alla memoria di «Salvo d’Acquisto». Fino al 1955 il suo nome ufficiale fu “San Polo d’Enza in Caviano”: l’etimologia deriva da San Polo, santo devoto a cui fu dedicata una cappella, e dal fiume Enza, appenninico affluente del Po che ne lambisce i confini.

La ceramica artistica unita al calore delle stufe a legna si fondono e danno vita a splendide creazioni.

Frazione di Grassano ” Festa del grano 2014 ”  TREBBIATURA SULL’AIA.

 

 

 

 

 

 

 

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